STEPHEN W. HAWKING in "La grande storia del tempo" Guida ai misteri del cosmo, scrive:

La teoria della relatività generale descrive la forza di gravità e la struttura dell’universo su larga scala, vale a dire, in ordini di grandezza che vanno da pochi chilometri a milioni di milioni di milioni di milioni (1 seguito da 24 zeri) di chilometri, le dimensioni dell’universo osservabile.

La meccanica quantistica, d’altro lato, si occupa dei fenomeni che accadono su scala estremamente ridotta, come un milionesimo di milionesimo di centimetro. Sfortunatamente, però, sappiamo che queste due teorie sono in contraddizione tra loro e non possono quindi essere entrambe corrette. Uno dei più grandi sforzi della fisica odierna (che è anche l’argomento principale di questo libro) è quello della ricerca di una nuova teoria che le includa entrambe: una teoria quantistica della gravità. Noi non possediamo ancora una tale teoria, e può darsi che debba passare ancora molto tempo prima che venga scoperta, ma conosciamo già parecchie delle proprietà che essa dovrebbe avere.

 

Io con il mio etere riesco ad annullare questa contraddizione, dando una piena giustificazione a tutti i fenomeni osservati.

Il mio modello di etere parte da un fatto mai osservato, ma perfettamente dimostrabile e verificabile.

Un fluido in determinate condizioni oscilla in un particolarissimo modo, in maniera esattamente uguale a quello che si osserva sul sole e messo in evidenza dallo studio dell’eliosismologia.

E anche messo in evidenza dalla particolare costruzione di una semplice palla da golf